Il Comitato Metropolitano replica all’assessora Marras e invita il Consiglio Comunale a dare parere favorevole alla mozione sulla ciclabilità di viale Marconi

Il Comitato Metropolitano replica all’assessora Marras e invita il Consiglio Comunale a dare parere favorevole alla mozione sulla ciclabilità di viale Marconi

Venerdi 23 giugno:  l’Unione Sarda pubblica un articolo “Subito le piste ciclabili il Comune riveda il progetto”

L’assessora Marras chiede all’Unione Sarda la replica e viene pubblicata domenica 25 giugno

Noi oggi intendiamo replicare e invitare tutti i Consiglieri Comunali a dare il parere favorevole alla mozione sulla ciclabilità di viale Marconi

La risposta dell’assessore alla mobilità  del Comune di Cagliari Luisanna Marras all’appello del comitato metropolitano per la mobilità ciclo-pedonale è di quelle che non lasciano molte speranze: “La pista ciclabile nel tratto [di viale Marconi] tra via Galvani e via Mercalli non potrà essere realizzata per difficoltà tecniche accertate dagli addetti ai lavori”. Ovvero, la ciclabilità in viale Marconi, con il nuovo progetto, non si può fare e non si farà. Da sola, questa constatazione, in un Comune che ha l’obiettivo di promuovere la mobilità sostenibile e ciclabile, sarebbe sufficiente per bocciare il progetto.

Ma a Cagliari no: il progetto si farà, la perdita della mobilità ciclabile in viale Marconi non è considerato un problema. Questa strada oggi è ostile alla ciclabilità e quando sarà realizzato il progetto che la trasformerà in un senso unico, lo sarà ancora di più: per andare verso Quartu Sant’Elena, Selargius, Quartucciu e Monserrato in bicicletta si potrà scegliere se percorrere la corsia riservata agli autobus, oppure rischiare la vita lungo la strada arginale che costeggia il canale di Terramaini: praticamente un prolungamento dell’asse mediano. Questo, vista la decisione di realizzare ampi marciapiedi che a tratti raggiungono i due metri e mezzo di larghezza, sarà una scelta irreversibile, a meno di demolire molte delle opere che saranno realizzate.

Questa decisione, rafforza l’idea che la bici non sia considerata ancora un mezzo di trasporto, facente parte di un sistema di mobilità complessivo urbano ed extraurbano.

In una città che si vanta di voler diventare ciclabile e sostenibile, interdire alle bici l’accesso ad un intero quartiere e ad un collegamento diretto con diversi comuni dell’hinterland è una scelta fortemente penalizzante. L’assessore Marras, forse per condividere le responsabilità, afferma: “non lo decido io, ma non è stata prevista perché in tal senso si sono espressi Università, Regione e Comune. Ci sono difficoltà tecniche che ne impediscono la realizzazione”.

Le difficoltà tecniche molto raramente sono insormontabili e si superano con la volontà politica.  Lo studio fatto negli anni scorsi dall’Università sul viale Marconi rispondeva a quanto in quel momento era stato richiesto: corsie preferenziali e flusso più scorrevole per le auto.  La mobilità ciclistica e l’inserimento delle corsie ciclabili non veniva in quel momento contemplata non perché non si volevano ma solo perché non veniva considerata come modalità  di spostamento. Inserire le corsie ciclabili adesso non è sconfessare il lavoro fatto ma solo integrarlo e completarlo. Pensiamo che lo studio fatto sia complessivamente valido ma riteniamo che l’integrazione delle piste sia indispensabile.  Vorremo inoltre capire quali siano i motivi “tecnici  o normativi” ostativi alla variazione.

Se davvero questa amministrazione volesse sviluppare la mobilità sostenibile, non si arrenderebbe alle prime “difficoltà tecniche”. Per favorire il maggior uso della bicicletta, in alcune situazioni l’infrastruttura si deve adattare alla situazione ambientale e al bisogno di mobilità sostenibile.

Le dichiarazione dell’assessore Marras  in merito alla fattibilità dell’inserimento delle piste ciclabili sono premature, non essendo ancora disponibili le valutazione tecniche degli esperti incaricati sul corridoio ciclabile (PON Metro Cagliari) da Cagliari a Quartu. Attualmente con le risorse per la mobilità lenta del PON  (12 milioni) Lei stessa seguendo e apportando autonomamente delle modifiche rispetto alla precedente giunta (corridoi ciclabili del 2015) ne ha inserito un altro che riteniamo positivo, chiamato di “rammagliatura” e che idealmente dovrebbe ricucire la rete ciclabile esistente ma parziale e non esteso a tutto l’ambito cittadino, omettendo i principali centri attrattori, come scuole, impianti sportivi, parchi ed ospedali.

Il Piano Operativo Nazionale del PON Metro Cagliari aggiornato ad aprile 2017, sul corridoio Cagliari-Quartu dice espressamente: 

CA 2.2.3.b Titolo progetto: Corridoio ciclabile Cagliari– Quartu Sant’Elena. Obiettivi, ricadute del progetto e target di riferimento (destinatari ultimi).  L’intervento mira ad aumentare la mobilità sostenibile dell’area urbana di Cagliari attraverso l’incremento della rete ciclabile cittadina, in modo da assicurare la rammagliazione con la rete già esistente e la connessione con gli interventi in corso e programmati dai comuni facenti parte della Città Metropolitana di Cagliari in particolare Quartu SE, Monserrato, Quartucciu e Selargius.

E’ stato individuato in sede di studi propedeutici alla fattibilità generale il corridoio di connessione con l’abitato e i comuni menzionati. Tale corridoio comprende il seguente percorso, di cui è stato impostato lo studio di fattibilità:  Piazza San Benedetto – Svincolo Viale Marconi – Asse mediano (mt. 1.500); Svincolo Viale Marconi – Asse mediano – Svincolo Is Pontis Paris (mt 1.350); Collegamento del corridoio Cagliari Quartu Sant’Elena con via Castiglione in prossimità dello svincolo dell’Asse mediano (mt. 230).

Lo stesso percorso ciclabile suddetto è quanto da noi proposto!!

Risulta assegnato l’incarico tecnico per lo studio del corridoio suddetto, ma non è stato programmato nessun incontro  con le associazioni ciclistiche. I due progetti succitati, (riqualificazione viale Marconi e  corridoio ciclabile PON Metro ) sembrano ignorarsi a vicenda, conseguenza della mancanza di un piano complessivo sulla mobilità ciclistica cittadino e metropolitano, con esso la cabina di regia. 

Coloro che non vogliono rinunciare all’uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo, si vedranno costretti ad usare le corsie riservate ai bus e alle auto, aumentando i rischi e l’insicurezza generale. Non fare le piste ciclabili vuol dire aumentare rischi e ridurre la sicurezza, come dagli studi emessi sull’uso della bicicletta e la sicurezza nel traffico, citando la Federazione Europea dei Ciclisti.  

Riteniamo che la città di Cagliari e i suoi rappresentanti dell’espressione popolare di tutti i partiti politici, siano nell’occasione della prossima presentazione della mozione sulla ciclabilità di viale Marconi consapevoli delle conseguenze di questa decisione, che sarà una scelta irreversibile per i prossimi trent’anni, a meno di demolire molte delle opere che saranno realizzate. La ciclabilità è parte imprescindibile di qualunque piano globale per la mobilità sostenibile, assieme al trasporto collettivo. La mobilità delle persone e dei capitali è grande e molti scelgono di andare a vivere e di investire nelle città che offrono la migliore qualità della vita. Tante città d’Europa, anche in Italia, si stanno muovendo in fretta e con ottimi risultati. 

Se continuiamo a ragionare come si è fatto nel passato, quando si credeva che bastava fare nuove strade per risolvere il problema del traffico, e a crogiolarci nella convinzione che le bellezze naturali di Cagliari siano sufficienti per attirare persone e investimenti, rimarremo inesorabilmente indietro rispetto a tante altre città amministrate in modo più consapevole e sostenibile.

Rivolgiamo un invito a tutti i consiglieri comunali, maggioranza ed opposizione, a dare parere favorevole per l’approvazione della mozione sulla ciclabilità nel viale Marconi, come chiaro indirizzo politico. Ringraziamo il consigliere Alias Alessio primo firmatario e i tanti consiglieri cofirmatari della stessa, e tanti altri di partiti diversi, che ci hanno sostenuto ritenendo la nostra proposta valida ed integrativa dell’attuale progetto in corso. Lo studio di riqualificazione di viale Marconi risulta in generale valido ma riteniamo indispensabile l’inserimento delle corsie ciclabili in questa primo lotto, in precedenza non  contemplate, non sconfessando  il lavoro fatto ma solo integrandolo e completandolo .   

COMITATO  METROPOLITANO PER LA MOBILITA’ CICLO-PEDONALE 

PER L’INSERIMENTO DELLE PISTE CICLABILI NEL VIALE MARCONI

#vialemarconiciclabile