In vista delle Elezioni Politiche 2022, ecco il decalogo delle proposte prioritarie da attuare nell’ambito della mobilità ciclistica che FIAB Italia rivolge alle candidate e ai candidati e alle/ai leader delle forze politiche.
«Nello scenario emergenziale da economia di guerra, e che proprio dalla guerra trae origine, in cui è indispensabile e urgente ridurre la spesa energetica e risparmiare combustibili per non fermare le aziende e il lavoro e per non restare al freddo nei mesi invernali, FIAB torna a proporre il tema della mobilità alternativa in bicicletta come una soluzione necessaria»
(Alessandro Tursi, presidente FIAB).
Il decalogo FIAB per cambiare davvero
- La piena attuazione del Piano Generale della Mobilità Ciclistica, di recente approvato in modo bipartisan in Conferenza Stato-Regioni, anche e soprattutto mediante finanziamenti costanti e non occasionali, per un’adeguata programmazione pluriennale da parte degli enti e degli amministratori locali.
- L’integrazione delle politiche sanitarie e sociali con quelle della mobilità attiva – ciclistica e pedonale – che va favorita quale strumento di prevenzione e cura delle diverse patologie legate alla sedentarietà, incluse obesità infantile e patologie derivanti dall’invecchiamento della popolazione.
- L’integrazione delle politiche e delle azioni legate alla scuola e all’istruzione di ogni ordine e grado con quelle della mobilità attiva, in particolare ciclistica e pedonale.
- La messa a sistema delle azioni di mobility management e l’obbligatorietà, con adeguato finanziamento, della figura del mobility manager e dei piani di spostamento all’interno di ogni ente e organizzazione pubblica e privata, scuole in primis.
- La promozione e lo sviluppo del turismo in bicicletta nelle sue varie forme, con programmazione e progettazione di sistemi turistici dedicati e integrati con altre forme di turismo.
- Il potenziamento del trasporto pubblico, in particolare su ferro, assicurando l’intermodalità sistematica treno/bicicletta e il trasporto delle biciclette su tutti i convogli regionali e nazionali.
- L’eliminazione dell’IVA sulle biciclette a pedalata muscolare e/o assistita, di ogni tipologia, e agevolazioni per l’acquisto delle bici da carico (cargo bike) e mezzi aziendali.
- Incentivi al risparmio di combustibili e al cambio di abitudini per contrastare il caro vita e scongiurare il razionamento, sui modelli francese e tedesco-spagnolo: bonus per l’acquisto di bici elettriche per chi rottama auto inquinanti, con priorità a redditi bassi e aree urbane, e prezzi nettamente ribassati per gli abbonamenti a treni e altri mezzi pubblici, con periodi di promozione gratuiti.
- Sicurezza per gli utenti vulnerabili come pedoni e ciclisti che, in mancanza di misure severe nei confronti degli atteggiamenti indisciplinati di chi è alla guida di veicoli a motore, sono troppo spesso vittime ingiustamente colpevolizzate. Una misura fondamentale è l’abbassamento del limite di velocità nelle aree urbane a 30 km/h, come già avviene in molti altri paesi.
- Una cabina di regia nazionale, interministeriale, che coordini e gestisca le azioni di cui ai punti precedenti.
Articolo pubblicato sul sito web di FIAB Italia in data 7 settembre 2022.